lunedì 8 febbraio 2016

Carnavale: facciamo due chiacchiere?

Tra il "giovedì grasso" e il "martedì grasso" successivo, il Carnevale esplode ed entra nel suo clou, con tutti quei festeggiamenti che, mutuati da antiche festività greche e romane, impazzano per borghi e città: sfilate, carri allegorici, feste mascherate, veglioni, fiere, concorsi, sagre...
Il Carnevale trae le sue origini più lontane da festività come le "dionisiache" greche e i "saturnali" romani, durante le quali era consentito sciogliere tutti i vincoli e gli obblighi sociali, rovesciare l'ordine costituito, per lasciar temporaneamente posto alla festa, allo scherzo, al sovvertimento dei ruoli, al caos e anche alla dissolutezza, per poi poter ristabilire un nuovo ordine, che doveva regnare fino all'anno successivo. Una sorta di tregua festosa dalla dura vita.
Poi, col passare del tempo, si sono aggiunti altri simboli e altri significati, il Carnevale è cambiato, diventando via via sempre più, semplicemente, un'occasione di divertimento, di allegria come lo conosciamo e lo festeggiamo noi oggi.
Anche a tavola il Carnevale è un'occasione di festa. Un tripudio di leccornie.
Precede la lunga e austera Quaresima e, quindi, consente e giustifica ogni sorta di trasgressione culinaria. Lanciamoci allora nella preparazione di queste meravigliose sfoglie croccanti e dolci, che si chiamano chiacchiere, ma anche Galani, frappe, cenci, crostoli, lattughe... e che sanno come allietare i nostri palati nelle giornate carnavalesche.
Pronti?

Ingredienti.
350 g di farina "0"
50 g di burro ammorbidito, a pomata
80 g di zucchero semolato
3 uova (1 intero e 2 solo il tuorlo)
2 cucchiai di latte
2 cucchiai di grappa (o di passito o di vino frizzante)
Un pizzico di sale
Zucchero a velo
Olio di arachide per friggere

Procedimento.
Su una spianatoia mettete la farina a fontana, lo zucchero e le uova sbattute.
Mescolate bene. Aggiungete il burro e poi il latte, il pizzico di sale e la grappa.
Lavorate fino ad avere un composto liscio ed elastico.
Mettere a riposare coperto da un panno per almeno un'ora.
Dividete la pasta in panetti.
Tirateli molto sottili, con il matterello o con la macchina della pasta.
Con la rondella dentellata tagliate delle strisce rettangolari, friggetele e mettetele a scolare su carta assorbente. Quando sono fredde cospargetele con abbondante zucchero a velo.
Vino: un passito, freddo.


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